Capitolo 7 - Contenuti extra
LA NUVOLA NON PAGA PIU':FUKSAS
SOLLEVATO DALLA DIREZIONE ARTISTICA
di Pasquale Cascella © - 15 marzo 2014
L’autore della cosiddetta “Nuvola”, dopo trascorsi sessantottini alla Facoltà di Architettura di Roma con Domenico Cecchini (futuro assessore di Rutelli), una volta laureato iniziò la carriera in Ciociaria. Si ricorda una palestra circolare di incerta collocazione stilistica e, soprattutto, a Paliano, una facciata, finta e inutile, inclinata davanti ad un volume adibito a qualche funzione pubblica.
Poi ebbe la capacità di emigrare a Parigi. Qui dette prova di talento professionale riuscendo a depurarsi delle esperienze ciociare post-moderne e a salire sull’onda della nuova corrente in voga: il decostruttivismo. In questa nuova versione potè dare sfogo a un’innegabile vena artistica, un po’ fine a se stessa, ma ben gestita. Una delle sue migliori realizzazioni è la Fiera di Milano, dove fu chiamato a lavori in corso per realizzare un vero e proprio “maquillage” dei grezzi volumi progettati dallo stesso consorzio esecutore dei lavori.
Quando il Comune di Roma (Sindaco Rutelli e assessore Domenico Cecchini), senza un serio studio urbanistico preliminare, bandì il concorso di progettazione del nuovo Centro Congressi, vi partecipò e vinse. E qui casca l’asino. Il progetto vincitore fu definito dal suo autore “la Nuvola”. La stampa vi credette e per oltre 10 anni così è stata celebrata. Forse i giornalisti immaginavano che avesse inventato una sorta di tappeto volante? Beh, il risultato mediatico è stato eccezionale, peccato però che non si trattava proprio di un tappeto volante librato in aria ma piuttosto di una “corazzata” di ferro che sembra voler fuoriuscire dal capannone di vetro dove è relegata, infrangendo i cristalli per uscire sulla Cristoforo Colombo. Se vi riuscisse sarebbe grandioso! Ed invece sembra che ci si stia risvegliando dalle nebbie: la “Nuvola” costa 400 milioni, la stessa somma per la quale, senza l’intervento dello Stato, il Comune di Roma sarebbe andato sul lastrico. L’Ente EUR ha sollevato Fuksas (che ha già ricevuto sui 20 milioni di parcelle) dall’incarico di Direzione Artistica (costo 500.000 euro/anno) e sembra che non ci siano fondi per ultimare i lavori. Se restasse incompiuta sarebbe la salvezza per le casse dell’Ente EUR: si risparmierebbero i fondi necessari per la sua ultimazione (secondo Fuksas il 70% del totale) e, soprattutto, quelli ben maggiori, negli anni, per la sua costosissima gestione. Solo per climatizzare l’inutile capannone di vetro ci vorrebbe un patrimonio di energia. Meglio smontare la vetrata - destinata a creare uno spaventoso effetto serra - e lasciare la “Nuvola-corazzata “ a mo’ di scultura finchè qualcuno non abbia un’idea per utilizzare i piani sotterranei già realizzati al rustico. Di Centro Congressi a Roma ce n’è già uno meraviglioso, quello di Libera, e a pochi metri di distanza.
Pasquale Cascella