Capitolo 1 - Testimonianze
MISERIA E NOBILTA' NELLE
ARCHITETTURE DELLA VITA
di Marco Celli Stein,
al secolo Marco Cicconcelli © - 12 agosto 2013
CONCLUSIONI
Quello che mi impaurisce dell'ambiente architettonico, oppure quello degli ambienti professionali in generale, è che ogni parola detta assomiglia ad una rasoiata vera e propria! Sembra di vivere dentro il bar della Ferrari a Maranello oppure all'osteria a Busseto dopo aver ascoltato una opera di Verdi. Ogni parola una bomba a mano! Però io adoro il bar e la guerra verbale non mi spaventa: Ciro mi ha forgiato negli anni e dopo tanto soffrire del mio animo profondamente pacifico, mi ci sono abituato! Le ultime chiacchiere da bar riguardano l'Ara Pacis, il Maxi, Il Ponte della Musica, ora Ponte Armando Trovajoli.
ARA PACIS
La copertura dell'Ara Pacis (caro Morpurgo tu lo avevi capito) doveva essere una teca d'accompagnamento al monumento. Il monumento invece doveva essere la melodia e la parte principale e più importante. Detesto quando l'orchestra suona troppo forte nei bassi e nell'armonia e schiaccia completamente la melodia che deve uscire fuori! Ogni volta combatto perché la melodia abbia la sua importanza. Con Ara Pacis vedo ora il monumento stesso, brutto e stridulo, proprio come una vociaccia che tenta di riprendere la leadership dei decibel sforzandosi miseramente di uscire! C'e' sempre un delicato piano di livelli in cui lo strumento solista suona lievemente più forte di chi accompagna. Come vedete faccio solo una critica dal punto di vista mio musicale.
MAXI
Con il Maxi ho visto Ciro preoccuparsi della fruibilità dello spazio che Ciro adorava come tutti coloro che hanno iniziato in quegli istituti di avviamento professionale in cui era privilegiata la manualità e dove si insegnava l’obbligo a considerare primaria la destinazione d'uso di ogni manufatto! Ciro non poteva immaginare una architettura senza destinazione d'uso ad alto indice di fruibilità. Una volta vidi al S. Carlo di Nancy (l'ospedale) uno scalino che portava al bagno, così alto da far desistere qualcuno ad andarci! Poveri deboli pazienti! Infruibilità drammatica. D'altronde Ciro diventò subito il principale punto di riferimento dell'edilizia scolastica non a caso. Egli si mostrò estremamente sensibile ai bisogni primari dei bambini e dei giovani, degli scolari e degli studenti.
PONTE ARMANDO TROVAJOLI
Il ponte non c'entra con Ciro se non per l’analogia con i materiali usati. Sarebbe stramazzato nel vederlo: quei grossi tuboni bianchi dello Stadio Olimpico! Sdraiati sopra le chiome bionde del Tevere? Come e' possibile? Ciro si mise contro Carraro dicendogli chiaro e tondo che la copertura dello stadio costituiva impatto ambientale. Ora usiamo lo stesso materiale invasivo addirittura su iniziativa di una giunta di sinistra che avrebbe dovuto tenere conto delle regole che lo stesso papà desiderava venissero codificate nel giudicare la materia? Chiesi ad Alemanno di fermare il ponte voluto dalla precedente giunta. E lui mi disse che non mi sarei dovuto preoccupare! Rosso pure lui? Di vergogna? Ora e' lì: mastodontico, elefantiaco, non fruibile, orrendo e costoso. Ponte Armando Trovajoli! Meno male non più denominato Ponte della Musica come era stato denominato inizialmente. Giù nella zona sottostante l'indice di fruibilità e' pero' altissimo, perché si ha la possibilità di degradare lo spazio antistante in maniera magnifica, in quanto la presenza del ponte permette una bella
copertura visiva. Fruite clochard, fruite!
UN SALUTO A TUTTI
da MARCO CELLI STEIN (nome d’arte da musicista)
anzi per voi oggi : MARCO CICCONCELLI
P.S.
Ciro mi manchi tanto! Perché non vieni giù con Gigi a farti quattro risate? Finiamo le polemiche. Con la ali d'angelo che ci porterai dal cielo... finiremo….. per essere tutti più clementi?