EVOLUZIONE?

 

 

O INVOLUZIONE

 

DI UN'IDEA?

 

 

UNA RISPOSTA, SIGNOR P-REX, GRAZIE:

 

DAL SASSO ALLA BANANA,

DALLA BANANA ALLA SCIMMIA,

DALLA SCIMMIA A DARWIN:

 

MAGIA!

 

MA...

 CI FA VEDERE CON UN ESPERIMENTO COME FA?

 

 

NO,  CI VUOLE TROPPO TEMPO.

 

GENIO!  VA BENE.  MA QUANTO TROPPO TEMPO?

UN MILIARDO DI ANNI, UN MILIONE, CENTOMILA?

 

 

 HO DETTO TROPPO TEMPO E BASTA!

E POI LE MUTAZIONI SONO CASUALI E PER SALTI!

 

DRAGO!  NE SAI UNA PIU' DEL DIAVOLO!

PERO' PER ADESSO SALTI IL TUO PASTO

E VAI A FARE RICERCA ALTROVE, 

MA RICERCA DI UN NUOVO LAVORO.

 

 

 NEGAZIONISTA!  I MUSEI SONO PIENI DI PROVE!

 

QUALI PROVE?  I PUPAZZI E I DISEGNI DALLA SCIMMIA ALL'UOMO?  ACCANTO A VERI REPERTI FOSSILI?

 

 

 TU SEI UN CREAZIONISTA!

 

IO?  CREZIONISTA TUA MADRE CHE TI HA MESSO

AL MONDO CON UN UOVO!

QUI NESSUNO HA MAI DETTO CHE SE L'EVOLUZIONISMO

NON E' CHIARO,  ALLORA IL CREAZIONISMO E'

NECESSARIAMENTE SCIENTIFICAMENTE VERO.

 

 

E' TROPPO!

TU SEI UN RISCALDATORE DEL PIANETA!

 

OKEY,  PERO' TU ADESSO VAI  A RISCALDARE

SEDIE ALTROVE.

 

 

 

Introduzione originale

di Michele Leonardi © 2022,

protagonista:

il Parolaius Rex, in una

delle sue evoluzioni.

 

 

 

 

 

Evoluzione? 

Nessuna prova scientifica definitiva, 

è solo un'ipotesi, ecco perché:

"Evoluzione: Scienza o credenza?", documentario di "Le CEP-Centre d'Etudes et de perspective sur la science"  (documentario senza una datazione precisa, periodo 1996-2004 ca.). Interventi di:

- Prof. Roberto Fondi (1943), paleontologo, Dipartimento Scienze Naturali Università di Siena.

- Prof. Giuseppe Sermonti (1925-2018), genetista, biologo molecolare, biochimico.

- Guy Berthault, sedimentologo.

- Prof. Edward Boudreau, professore di chimica all'Università di New Orleans.

- Prof. Maciej Marian Giertych (1936), dendrologo, Polish Academy of Science.

 

 

 

Prof. Antonino Zichichi: 

La Teoria dell'Evoluzione non è Scienza

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Qui non si tratta di affermare come secondo fine una qualche verità di ordine religioso - giacché qualsiasi fede basta a sé stessa, bensì di verificare la congruenza di una teoria scientifica, appunto quella dell'evoluzione.  Per altro non si tratta nemmeno di sostituire la teoria dell'evoluzione con la visione creazionista, comunque da non escludere a priori, poiché altrimenti si ricadrebbe nel pregiudizio. M.L.

 

 

 

 

La Teoria dell'evoluzione è falsa:

 

Gli errori della Teoria dell'evoluzione:

 

Il paleontologo Roberto Fondi

e il mito dell'evoluzione

 

La genetica esclude l'evoluzionismo

 

 

South Park:  Mr. Garrison e la teoria dell'evoluzione

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

Giuseppe Sermonti e Roberto Fondi: "Dopo Darwin: critica all'evoluzionismo", Rusconi Libri, Milano, 1982.

Quest'opera (scritta da un genetista di nome internazionale, Giuseppe Sermonti, e da un giovane paleontologo, Roberto Fondi) approda ad una conclusione sorprendente: l'evoluzione biologica non è altro che un mito. Gli autori ribaltano, con una documentazione ineccepibile, il fondamento intangibile su cui si è sostenuta la biologia dell'ultimo secolo.

La biologia – sostiene Sermonti – non ha alcuna prova dell'origine spontanea della vita, anzi ne ha provata l'impossibilità. Non esiste una gradazione della vita dall'elementare al complesso. Dal batterio, alla farfalla, all'uomo la complessità biochimica e genetica è sostanzialmente uguale; i meccanismi e le funzioni biologiche basilari sono ovunque gli stessi, nell'invisibile e nel gigantesco. Dalla prima comparsa di fossili ad oggi – dimostra Fondi – la diversità e la ricchezza delle forme viventi non sono aumentate. Nuovi gruppi hanno sostituito i più antichi, ma quelle forme intermedie che gli evoluzionisti hanno disperatamente cercato non esistono.

Le diverse forme della vita compaiono improvvisamente, senza ascendenti rintracciabili. Esse sono variazioni su temi centrali permanenti, espressioni di un'armonia perenne e non prodotti storici del caso. Di fronte all'utilitarismo darwiniano, all'atomismo di Monod e al bricolage di Jacob, gli autori riaffermano la goethiana dignità della forma, entro l'immensa architettura d'un universo "dato tutto insieme", con tutte le sue leggi.

 

 

Giuseppe Sermonti:  "Dimenticare Darwin. Perché la mosca non è un cavallo?", Nuova Edizione, Il Cerchio, Nuova Edizione, Rimini, 2017.

Questo libro non affronta l'annoso conflitto evoluzione-creazione. Il titolo Dimenticare Darwin è un invito a spostare l'attenzione su altri temi. Cercando la spiegazione dell'Evoluzione nelle molecole, il biochimico ha dovuto constatare che "non sono le differenze biochimiche che hanno generato la diversificazione tra gli organismi" (Monod, 1977). Con il confronto molecolare non sappiamo neppure rispondere alla domanda "Perché una mosca non è un cavallo?". Se un uomo ha quasi gli stessi geni di un topolino, di un insetto o di un fiore, dove è allora la base genetica della nostra singolarità? Il mistero della forma naturale e delle grandi differenze tra i viventi è fuori del DNA, in "campi" immateriali che prescrivono le forme nello spazio. Al di là delle molecole altri percorsi ci attendono, che incontrino il senso, la bellezza e le meraviglie delle forme naturali, senza pretendere l'ultima parola, e lasciandoci stupiti alla soglia del mistero. Dimenticando Darwin, Sermonti ripercorre alcune di queste strade e invita il lettore a seguirlo, a divertirsi, a perdersi e a ritrovarsi. Nel finale l'Evoluzionismo è prospettato come una versione laica del Genesi biblico.

 

 

Giuseppe Sermonti:  "Le delizie della biologia. Il problema della forma e la retorica del DNA", 2010.

La biologia moderna è esplosa, subito dopo l'ultima guerra, in pochi anni, che hanno visto l'entrata in scena del DNA, la scoperta del codice genetico universale, la decifrazione del "testo" completo di decine di specie, tra cui quella umana. Con l'ingegneria genetica sembrò di essere giunti al sacro confine della vita artificiale e alla soglia della manipolazione della Natura. Si è poi capito che l'evoluzione non è una questione di differenze molecolari e che i DNA di specie lontane sono molto più simili tra loro di quanto ci si aspettasse. E la biologia vaga oggi in cerca di uno spazio fuori della storia dal quale misteriosamente emergano, come magici cristalli, le forme viventi. In questo saggio sono raccolti una sessantina di editoriali con cui l'Autore ha aperto la "Rivista di Biologia", di cui è stato direttore dal 1980, testimone stupefatto delle delizie e dei ripensamenti di questa disciplina.

 

 

Enzo Pennetta: "Inchiesta sul darwinismo. Come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall'imperialismo britannico alle politiche ONU", Cantagalli Editore, Siena, 2011.

La cronaca e l'attualità mostrano che nel mondo contemporaneo la scienza ha assunto la funzione di legittimare il potere: molte delle scelte più importanti non possono infatti essere compiute senza il sostegno di questa autorità, l'unica in grado di generare un consenso unanime. Questo stato di cose ebbe inizio nel '600, quando in Inghilterra si fece strada l'idea di uno Stato legittimato da una classe di scienziati: fu Francis Bacon a proporlo nella Nuova Atlantide.

Da quell'idea nacque la Royal Society, la "casta sacerdotale" di scienziati che avrebbe supportato l'Impero Britannico. Tuttavia ben presto fu evidente che quella casta aveva bisogno di un testo di riferimento, di una nuova "Bibbia" capace di offrire una nuova visione del mondo: l'occasione buona sarebbe giunta nel 1859 quando Charles Darwin pubblicò l'Origine delle specie.

Era una teoria che si prestava a divenire una sorta di seducente mito moderno della creazione, un mito basato sulle idee classiste dell'economista Thomas Robert Malthus. Da allora quelle idee si sono affermate come verità di natura, giungendo ad orientare le politiche degli stati occidentali e delle Organizzazioni Internazionali, non esclusa l'ONU.

Una vicenda di cui questo libro vuole essere il puntuale e fedele racconto.

 

 

Enzo Pennetta: "L'ultimo uomo. Malthus, Darwin, Huxley e l'invenzione dell'antropologia capitalista", GOG Edizioni, 2017.

Come si costruisce un'ideologia? Il saggio di Enzo Pennetta risponde precisamente a questo interrogativo. L'ultimo uomo è un'inchiesta nelle retrovie storiche, filosofiche, antropologiche, scientifiche di un grande apparato ideologico di cui oggi non si ha più cognizione, di un paradigma di pensiero, di una meta-struttura che si dispiega a partire dall'opera di Malthus fino alle attività sovversive delle ONG. Come in ogni ideologia, l'aumentare del raggio di influenza determina il diminuire della sua percezione. Stiamo parlando della nascita di un dispositivo di potere e per dispositivo adoperiamo la definizione di Deleuze: "discorsi, istituzioni, strutture architettoniche, decisioni regolative, leggi, misure amministrative, enunciati scientifici, proposizioni filosofiche, morali e filantropiche". Pennetta esamina la nascita della modernità e della postmodernità fino a delineare un ipotetico futuro verso cui il nostro presente sembra proiettato e che ha già le sue formazioni sociali attive: il trans o postumanesimo.

 

 

Enzo Pennetta: "Il quarto dominio. Il posto dell'uomo nella natura", Historica edizioni, 2019.

La fine delle ideologie viene dichiarata nel 1989 con la caduta del muro di Berlino, da quel momento si apre la strada per l'affermazione di una società neoliberista e darwiniana che si propone come legge di natura affermando così di non essere a sua volta un'ideologia. Si tratta di una visione fondata su un'antropologia ottocentesca ormai superata dalle attuali conoscenze scientifiche, la nuova concezione dell'Uomo è molto diversa e apre la strada ad una profonda rivoluzione antropologica che costituisce l'unica possibilità per una reale alternativa al modello socioeconomico neoliberista.

 

 

Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor: "Gli errori di Darwin", Feltrinelli, Milano, 2012.

In questo libro Massimo Piattelli Palmarini, biofisico e scienziato cognitivo, e Jerry Fodor, filosofo del linguaggio e cognitivista, sostengono che il principio darwiniano di selezione naturale e di progressivo adattamento all'ambiente non è verificabile. Anzi, con grande probabilità, è sbagliato. Lo dimostrano i dati più recenti della ricerca genetica, embriologica e biomolecolare. E lo dimostra l'esame stringente della logica interna della teoria darwiniana. Sulla scia di Stephen J. Gould e Richard Lewontin, i primi evoluzionisti a mettere in seria discussione il principio di selezione naturale, Piattelli e Fodor processano Darwin e i suoi seguaci più ortodossi. Oggi, sostengono, possiamo affermare con certezza che i viventi evolvono. Quali siano però i meccanismi che innescano il cambiamento è questione controversa e non ancora del tutto chiara. Atei, materialisti, non sospetti di derive creazioniste, i due autori credono che non esistano nella scienza discussioni "inopportune". Al contrario, proprio nel nome della scienza occorre discutere con chiarezza e onestà i presupposti, i riscontri e le aporie di tutte le teorie scientifiche. Darwin e il darwinismo sono stati a lungo ritenuti fondamentali per comprendere la natura del vivente, ma non sono un feticcio che non possa essere messo sotto osservazione critica.

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Pizzuti (opera critica di fondamentale importanza): "Scoperte scientifiche non autorizzate - Oltre la verità ufficiale", Edizioni Il Punto d'Incontro, Vicenza, 2011.

"Scoperte scientifiche non autorizzate" solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario e al contempo misconosciuto scienziato che con oltre 700 brevetti rivoluzionari ha gettato le fondamenta tecnologiche della società moderna; ci parla di molti altri "scienziati ribelli" condannati all'oblio dall'establishment scientifico; fa luce su uno dei più diffusi miti della nostra epoca, "la libera scienza al servizio di tutti", dimostrando come in realtà sia l'élite finanziaria globale a manipolare consapevolmente il progresso tecnologico. Il libro di Marco Pizzuti è un saggio, fondato su fatti e storie vere, che non ha nulla da invidiare al più sconvolgente dei romanzi e che ci lascia intravedere quanto potrebbe essere migliore il nostro mondo se solo fosse realmente libero.

 

 

Robert B. Laughlin:  "Crimini della ragione: strategie occulte di protezione della conoscenza", Bruno Mondadori Editore, 2009.

La premessa provocatoria di questo libro, strutturato come un'inchiesta ma scritto da uno scienziato e premio Nobel, è che l'informazione non è diffusa come crediamo, perché governi e industrie limitano l'accesso alla conoscenza attraverso una indebita estensione del concetto di proprietà intellettuale. Raccogliendo storie e casi esemplari, Robert B. Laughlin dipinge il ritratto inquietante di un mondo dove le informazioni che veramente contano (per il loro peso economico) sono controllate da un ristretto numero di individui, e apre dunque il dibattito su un tema urgente, che non può essere ignorato.

 

 

Rupert Sheldrake: "Le illusioni della scienza. 10 dogmi della scienza moderna posti sotto esame", 2013.

La scienza si è illusa di aver già compreso la natura della realtà: le questioni fondamentali hanno già trovato risposta, lasciando solo i dettagli da definire. Rupert Sheldrake, uno degli scienziati più innovativi ed esponente di quello che viene definito un approccio "organicista", pensa invece che le scienze stiano attraversando una impasse determinata proprio da ipotesi date regolarmente per sottintese, mai messe in dubbio, accettate come un articolo di fede. Egli sostiene che la "visione scientifica", ancorandosi ai suoi assunti trasformati in dogmi, sia diventata un sistema di credenze: tutta la realtà è o materiale o fisica, il mondo è una macchina, e la materia è priva di coscienza, il libero arbitrio è illusorio, le leggi di natura sono costanti e la natura è senza finalità, la coscienza non è altro che l'attività fisica del cervello e Dio vive solo come un'idea nella mente umana, la medicina meccanicistica è l'unica che funziona veramente, e così via. Sheldrake individua dieci "dogmi" del materialismo, trasforma ciascuno di essi in una domanda e a ciascuno dedica uno dei capitoli del libro, in cui sottopone a esame la sua credibilità, i problemi e le anomalie che possono metterlo in crisi, le ricadute nella pratica della vita e della ricerca dell'atteggiamento fideistico che lo supporta. Aprendo nuovi possibili percorsi di indagine, svincolandosi da tali dogmi, la scienza sarebbe migliore: più libera, più interessante, più divertente.

 

 

 

 

 

 

PRO TEORIA DELL'EVOLUZIONE

 

 

Le bizzarre teorie negazioniste sull’evoluzione

Università di Padova

 

Le prove scientifiche

a sostegno dell'evoluzione dei viventi

 

 

 

 

 

SULLA TEORIA DELL'EVOLUZIONE

 

 

L'evoluzione spiegata bene n°1:

la teoria di Lamarck

 

L'evoluzione spiegata bene n°2:

la selezione naturale prima di Darwin

 

L'evoluzione spiegata bene n°3:

il darwinismo sociale

Charles Darwin in un ritratto di Elliott & Fry, 29 novembre1881,

 per gentile concessione della National Portrait Gallery di Londra © NPG x5938.

 

 

ULTERIORE BIBLIOGRAFIA,

SULL'EVOLUZIONISMO TOUT COURT

 

 

 

Charles Darwin: "L'origine delle specie", Bollati Boringhieri, Torino, 2011.

Pochi libri hanno avuto nella storia un’influenza tanto radicale, capillare e duratura come L’origine delle specie di Darwin. Rielaborato e meditato per quasi vent’anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un "prima" e un "dopo". La teoria della selezione naturale, proposta in queste pagine, è alla base della moderna biologia evoluzionistica, ma damolti decenni ormai èentrata a far parte delnostro bagaglio culturale più ampio, ben al di là del suo merito scientifico. E, come per tutti i classici, la sua attualità non tramonta e continua a stupire.

 

 

Telmo Pievani: "La teoria dell'evoluzione. Attualità di una rivoluzione scientifica", 133 pgg., Collana Farsi un'idea, Il Mulino, 2017.

Alla luce delle ricerche più recenti, il libro introduce i fondamenti della teoria evoluzionistica - formulata da Charles Darwin più di un secolo e mezzo fa - al cui centro stanno tre spinte concomitanti: le sorgenti di variazione, la trasmissibilità di una parte di questa variazione di generazione in generazione, l'azione della selezione naturale nei mutevoli contesti ecologici. Ripercorre poi gli altri meccanismi che oggi integrano ed estendono il nucleo darwiniano della teoria, fino alla comparsa di Homo sapiens, un ramoscello nel ricco «cespuglio» degli ominini.

 

 

Stephen Jay Gould e Elisabeth S. Vrba: "Exaptation. Il bricolage dell'evoluzione", Bollati Boringhieri, Torino, 2008.

Il concetto di "exaptation" è stato introdotto dai paleontologi Stephen J. Gould ed Elisabeth S. Vrba nel 1982, ma ha una lunga storia che risale alla risposta data da Charles Darwin nel 1872 alle obiezioni dello zoologo George Mivart circa la presunta incapacità della selezione naturale di render conto degli stadi incipienti di strutture naturali particolarmente complesse. Con il neologismo "pre-adaptation" Darwin introdusse la possibilità che in natura il rapporto fra organi e funzioni fosse potenzialmente ridondante, in modo da permettere che un tratto sviluppatosi per una certa ragione adattativa potesse essere "cooptato" o convertito per una funzione anche del tutto indipendente dalla precedente. Questa cooptazione funzionale, che integra e non sostituisce l'azione di implementazione graduale della selezione naturale, fu rinominata da Gould e Vrba exaptation, per indicare come gli organismi spesso riadattino in modo opportunista, come bricoleur, strutture già a disposizione per funzioni inedite. Il concetto di exaptation è quindi un caso di studio evoluzionistico particolarmente interessante, perché evoca il rapporto fra strutture e funzioni, fra ottimizzazione e imperfezione in natura, mettendo in discussione la visione "adattazionista" a lungo prevalente nel Novecento. Esso è inoltre il miglior antidoto contro gran parte delle argomentazioni neocreazioniste relative alla presenza in natura di un supposto "progetto intelligente".

 

 

Salvatore Arcidiacono: "L'evoluzione dopo Darwin. La teoria sintropica dell'evoluzione", 144 pgg., Di Renzo Editore, 2005.

L’evoluzione è un dato di fatto ormai accettato dalla quasi totalità dei biologi e dopo la scoperta del Big Bang è stata collegata ad un quadro evolutivo anche cosmologico. Tra le diverse teorie proposte per spiegare il meccanismo dell’evoluzione, la teoria sintetica, strettamente legata alla concezione di Darwin, appare come quella ufficiale. Una concezione vecchia più di un secolo che suscita l’esigenza di un nuovo paradigma. Luigi Fantappié, dopo l’avvento della relatività e dei quanti in fisica, ha dimostrato che accanto ai fenomeni entropici esiste una nuova classe: i fenomeni sintropici, di tipo finalistico, che corrispondono a quelli studiati dalla biologia. Salvatore Arcidiacono ci propone in questo volume la sua teoria sintropica dell’evoluzione, capace di tenere conto della complessità dei viventi, integrandola con la concezione darwiniana.

 

 

 

Stephen Jay Gould : "La struttura della teoria dell'evoluzione", 1.753 pgg., Codice Edizioni, 2012.

Un'opera che racchiude in sé tutti i libri di Stephen Jay Gould. Un grande progetto scientifico di revisione ed estensione della teoria dell'evoluzione darwiniana. Una sintesi tra ricerca specialistica e divulgazione che analizza la storia dell'evoluzione da un punto di vista scientifico, storico e filosofico, per proporre poi una personale visione, darwiniana e pluralista, di uno dei più affascinanti dibattiti intellettuali dell'ultimo secolo. In questa opera di ridefinizione della teoria dell'evoluzione, le idee più origianli del paleontologo americano vengono riprese e commentate in forma approfondita: dagli equilibri punteggiati, alla selezione di specie fino alla critica del programma adattazionista e del riduzionismo più facile.

 

 

A cura di Marco Ferraguti e Carla Castellacci, AA.VV.: "Evoluzione. Modelli e processi", 448 pgg., Pearson, 2011.

Questo libro affronta l'evoluzione da diversi punti di vista: la raccolta dei dati in discipline così diverse tra loro come la genetica di popolazione e la paleontologia, la botanica e la biologia molecolare, la sistematica e lo studio della simbiosi, ma anche la costruzione e la critica dei modelli evolutivi. I contributi degli autori, ognuno specialista di una disciplina diversa, sono stati amalgamati fra loro con l'intento di presentare al lettore interessato, e agli studenti di vari livelli di studio, quella disciplina vivace e produttiva di novità a ritmo quotidiano che è la biologia evoluzionistica. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Évolution : science ou croyance ?

Evolución: ¿hecho científico o creencia?

T  H  E     M  A  R  I  N  D  U  C  T

THE MARINE WATER AQUEDUCT

 

D  E  E  P     B  L  U  E

SEAWATER  FOR  OVER  200,000 POOLS OF

L  O  S     A  N  G  E  L  E  S

 

 

 

 

 

 

 

D    U    N    E    S

THE MARINDUCT OASIS SYSTEM

 

T H E   P E N S I L E   P O O L S

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WATERFUN & SPORTING BATHS

 

THE ROLLER COASTER OF STAIRS

A  LABYRINTH OF STAIRS

FOR SEAWATER FUN PARKS

 

 

 

F O R   H U M A N   B E I N G S

N O T   F O R   C L O N E S

 

 

 

S T A I R S   I N   T H E   W A T E R

A SEAWATER SPORTING & FUN PARK

 

T H E   N A U T I L U S

A VILLAGE IN THE DESERT

 

T H E   B L U E   S H E L L

A HOME WITH A THERMAL 

SHIELD OF SAND

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

T H E   Z E B R A S

CHAIRS & TABLES BY POLYCARBONATE

ALUMINIUM TUBES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ACKNOWLEDGMENTS

Even the longest journey begins with a first step! Systemic Habitats is on line since the 18th of May 2012. This website was created to publish online my ebook "Towards a different habitat" on the contemporary architecture and urbanism. Later many other contents were added. For their direct or indirect contribution to its realisation strarting from 2012, we would like to thank: Roberto Vacca, Marco Pizzuti, Fiorenzo and Raffaella Zampieri, Antonella Todeschini, All the Amici di Marco Todeschini, Ecaterina Bagrin, Stefania Ciocchetti, Marcello Leonardi, Joseph Davidovits, Frédéric Davidovits, Rossella Sinisi, Pasquale Cascella, Carlo Cesana, Filippo Schiavetti Arcangeli, Laura Pane, Antonio Montemiglio, Patrizia Piras, Bruno Nicola Rapisarda, Ruberto Ruberti, Marco Cicconcelli, Ezio Prato, Sveva Labriola, Rosario Francalanza, Giacinto Sabellotti, All the Amici di Gigi, Ruth and Ricky Meghiddo, Natalie Edwards, Rafael Schmitd, Nicola Romano, Sergio Bianchi, Cesare Rocchi, Henri Bertand, Philippe Salgarolo, Paolo Piva detto il Pivapao, Norbert Trenkle, Antonietta Toscano, Gaetano Giuseppe Magro, Carlo Blangiforti, Mario Ludovico, Riccardo Viola, Giulio Peruzzi, Ahmed Elgazzar, Warren Teitz, and last but not least Lena Kudryavtseva.  M.L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

 

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TOWARD A DIFFERENT HABITAT, Voll. 1 & 2

625 pages, Print Edition, Lulu Press, Inc., 2024:

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