Albrecht

 

 

Dürer

 

 

1

 

1471-1528

 

Der Realismus und die Abstraktion.

 

 

Albrecht Dürer: Selbstbildnis mit 26 Jahren, 1498, 

Museo del Prado in Madrid. Quelle: Wikipedia.

 

 

 

 

Albrecht Dürer: il realismo e l'astrazione.

 

Ammiriamo nelle opere di Albrecht Dürer il suo realismo - la sua sete e volontà di verità nell'interrogare la natura, sullo sfondo di una notevole capacità di astrazione. Notevole non solo per il suo genio, notevole per il suo grande lavoro e la sua attenzione per ciò che è vero al di là delle mere apparenze.

 

Nei suoi capolavori percepiamo l’introspezione psicologica del carattere delle persone, l’attimo fuggente dell’anima fissato per l’eternità, l’eternità condensata in un riflesso vibrante ancora su qualcosa di innaturale, un quadro, un disegno, in fondo degli oggetti sostanzialmente mutilati di una dimensione importante dello spazio, la terza dimensione, ridotta così a una sezione di tempo della vita di altri, una sezione di tempo catturata dall’anima intelligente e avida di bellezza dell’Artista.

 

E’ la stessa cosa che riconosciamo in tutti gli artisti di tutti i tempi e di ogni dove. Ammirando la loro singolare visione della vita, del tutto inclassificabili, tutti insieme in un corpo unico, artista, soggetto, sfondo, limite taglio cornice, osservatore, tutti a formare un nuovo mondo. Questione di empatia, di simpatia, di istinto naturale, ma mai bestiale. L’artista scende giù dal cielo come pioggia, si avvicina come lenta marea, ora sbuca fuori dalle viscere della terra ed è serpente, ora si finge insetto, si fa vapore, rotola come ottusa pietra, si avvicina con fermezza alla realtà senza mandarla in frantumi, la penetra, la trapassa con un fendente al cuore, ma senza ferirla in alcun modo.

 

Ci mette pochi minuti o anni? Che importanza ha? Nessuno spargimento di sangue, nessun morto, solo arte. E’ in quel preciso istante, in quel tempuscolo infinitesimo che separa il bene dal male, che nasce qualcosa con un senso. A volte è una vera schifezza, necessaria ma non sufficiente, altre qualcosa di irripetibile che chiamiamo bellezza, qualcosa che va oltre. Un niente, un dubbio, un ragionamento meschino, un attimo prima o un attimo dopo e sarebbe un disastro: la vittoria della realtà sull’arte.

 

Perché l’arte è un innocente atto di guerra, una lotta ai confini della realtà, là dove stiamo conquistando nuovo terreno, sottraendolo a quel tipo di nulla che è ancor meno del nulla, quel nulla che è sempre in procinto di risucchiarsi tutto in poco tempo, proprio come una guerra vera.

 

     M.L.

 

 

 

 

 

Einige Meisterwerke von Albrecht Dürer:

 

eine Übersicht.

 

 

Albrecht Dürer: Anbetung der Könige (Adoration of the Magi), 1504.

Galleria degli Uffizi, Florence. Source: Google Art Project.

 

 

 

Albrecht Dürer: Portrait of Jakob Muffel, 1526,

Gemäldegalerie, Berlin - Source: Google Art Project.

 

Albrecht Dürer: The Wire drawing Mill, ca. 1489,

Gemäldegalerie, Berlin. Source: Wikipedia.

 

 

 

Albrecht Dürer: Portrait of Dürer's Father at 70, 1497,

National Gallery, London - Source: London National Gallery.

 

Albrecht Dürer: Landscape with cannon, 1518.

Source: Leiden University Libraries Digital Colletions.

 

Albrecht Dürer: Lamentation for Christ, detail, 1500-1503,

Alte Pinakothek, Munich. Source: Web Gallery of Art.

 

Albrecht Dürer: Bildnis einer jungen Venezianerin, 1506,

(Portrait of a Venetian Woman), Gemäldegalerie, Berlin.

Source: Google Art Project.

 

 

 

 

 

 

Opera Alberti Dureri.

 

Bild aus dem Buch entnommen von Albrecht Dürer:

"Opera Alberti Dureri", Zu Arnhem, 1604,

Zentralbibliothek Zürich; Signatur: 22.27 | G.

Persistenter Link: http://dx.doi.org/10.3931/e-rara-8777.

 

 

 

 

 

 

 

Albrecht Dürer: Christ on the Cross with the Three Angels, 1523-1525,

Albertina, Vienna. source: Wikimedia Commons.

 

 Albrecht Dürer: Ansicht von Kalchreuth, 1511, Kunsthalle Bremen.

 

 

 

Overview of some Dürer's Masterworks:

 

Albercht Dürer: The Watermill on the Pegnitz, 1526.

Source: Bibliothèque Nationale, Paris, bnf.fr.

 

Albercht Dürer: Virgin and Child on a Grassy Bench, 1503.

Source: THE MET, The Metropolitan Museum of New York.

 

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ACKNOWLEDGMENTS

Even the longest journey begins with a first step! Systemic Habitats is on line since the 18th of May 2012. This website was created to publish online my ebook "Towards a different habitat" on the contemporary architecture and urbanism. Later many other contents were added. For their direct or indirect contribution to its realisation strarting from 2012, we would like to thank: Roberto Vacca, Marco Pizzuti, Fiorenzo and Raffaella Zampieri, Antonella Todeschini, All the Amici di Marco Todeschini, Ecaterina Bagrin, Stefania Ciocchetti, Marcello Leonardi, Joseph Davidovits, Frédéric Davidovits, Rossella Sinisi, Pasquale Cascella, Carlo Cesana, Filippo Schiavetti Arcangeli, Laura Pane, Antonio Montemiglio, Patrizia Piras, Bruno Nicola Rapisarda, Ruberto Ruberti, Marco Cicconcelli, Ezio Prato, Sveva Labriola, Rosario Francalanza, Giacinto Sabellotti, All the Amici di Gigi, Ruth and Ricky Meghiddo, Natalie Edwards, Rafael Schmitd, Nicola Romano, Sergio Bianchi, Cesare Rocchi, Henri Bertand, Philippe Salgarolo, Paolo Piva detto il Pivapao, Norbert Trenkle, Antonietta Toscano, Gaetano Giuseppe Magro, Carlo Blangiforti, Mario Ludovico, Riccardo Viola, Giulio Peruzzi, Ahmed Elgazzar, Warren Teitz, and last but not least Lena Kudryavtseva.  M.L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

 

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