QUESTO 'MONDO'
on line dal 2012, è principalmente dedicato all'architettura e all'urbanistica. Non è un sito concepito solo per specialisti, ma per chiunque sia interessato all'architettura. Per esempio, due maestri dell'architettura moderna come Frank Lloyd Wright e Le Corbusier, non erano laureati. Diversamente, guardando al remoto passato, l'imperatore romano Adriano, il regista di un capolavoro di tutti i tempi quale la cittadella imperiale decentrata di Villa Adriana presso Tivoli, ebbene, nemmeno lui si qualificava come architetto. Per non parlare delle architetture "senza architetti" che costellano tutto il mondo: dai trulli di Alberobello in Italia ai tulou in Cina, dai costruttori di cattedrali in Francia all'inizio del secondo millennio alle oasi del Sahara negli ultimi millenni. Fino ad arrivare ad uno dei più ancestrali diritti di questo mondo: quello di potersi costruire da sé la propria casa. Ma ciò non significa che chiunque possa improvvisarsi architetto, specialmente ai nostri giorni, nell'era degli specialismi, della clonazione e dell'assoluto conformismo.
Secondariamente c'è una sezione di CONTENUTI EXTRA
dedicata a temi delle più disparate discipline. Di più, questo è un sito professionale e personale cosmico, improntato all'universalità. Qui non si propaganda alcuna dottrina, né alcuna verità finale. Naturalmente vi pubblicizzo i miei progetti, idee e opinioni in fatto di architettura.
Il meta-messaggio insito nei Contenuti Extra è essenzialmente rivolto ai "non nati vecchi" delle nuove generazioni: non fatevi sopraffare dal pessimismo e dalle tetre profezie di sventura delle Cassandra. Non date credito agli stereotipi e all'ignoranza diffusa dai mass media, né a certe forme di dogmatismo (anti) scientifico. Perché l'umanità oggi ha a disposizione tutte le conoscenze e tutte le tecnologie moderne e tradizionali per risolvere ogni vero ploblema, incluso quello della transizione energetica, invero non un problema, ma una nuova opportunità e una nuova frontiera.
COS'È UN HABITAT SISTEMICO?
I principii delle Architetture e Costruzioni Sistemiche sono esposti nel mio libro elettronico intitolato "Verso un altro habitat: 36 progetti e realizzazioni di Luigi Pellegrin Architetto".
Tuttavia, breviter, l'assunto base è che la natura è sistemica. Rimanendo valida l'idea che la natura è maestra, "natura naturans", senza per questo divinizzarla. Tutto ciò oltre la forma che una architettura o un edificio può avere, poiché come è arcinoto, le forme sono illimitate. L'uomo e la società non sono fuori della natura, non sono autre, bensì sono sempre nella natura, dentro la natura (Serge Moscovici, 1972), essendo natura essi stessi. Non dimentichiamolo.
AI NOSTRI TEMPI
l'opinione comune è che l'architettura sia un qualcosa di più, una specie di ornamento, il superfluo per i ricchi. Questo è un grosso errore strategico. Al contrario molte civiltà del passato sono durate a lungo proprio perché queste civiltà hanno riconosciuto la funzione fondamentale e organica dell'architettura nella società. Qui si propone di seguire la via degli Habitat Sistemici e delle strategie di lungo termine.
SE GLI INTENTI
degli Habitat Sistemici verranno emulati in futuro, questo sarà un ulteriore passo verso la liberazione dall'attuale pratica costruttiva data dalla disumana logica del pezzo, la somma che non è mai una somma, che si traduce nelle anonime città moderne: “il crostone della torta della nonna”, come giustamente le chiamava Frank Lloyd Wright, più o meno.
Il nome del tema di cui ci occupiamo qui non è casuale. Habitat indica gli spazi dell'abitare, i luoghi dove le persone vivono e svolgono le loro attività; dalla cellula abitativa elementare, all'organismo architettonico, fino alla scala urbana e territoriale. Mentre l'aggettivo Sistemico indica che i componenti di una data architettura o costruzione fanno sistema tra di loro.
È TUTTO?
No, perché l'evoluzione di un progetto non è mai lineare. Non ha limiti, non è prevedibile. Due, tre buone idee e puoi creare un mondo, una nuova dimensione per le persone. E' tempo perso fornire, calandola dall’alto, una ricetta pronta all'uso per ogni occasione, o formulare un programma, o definire un algoritmo. Pertanto, qui e nel mio libro elettronico si indicano piuttosto una direzione, un metodo tra i tanti possibili e non "il metodo". Gli esempi sono dati da progetti realizzati e non realizzati. George Bernard Shaw (1856-1950) suggeriva che "per ogni problema complesso esiste sempre una soluzione semplice, che è sbagliata". In altre parole, la ricerca architettonica non può essere incanalata e limitata da teorizzazioni di alcun tipo.
La storia dell'architettura e dell'urbanistica dimostra quanto durano i formalismi: non molto, essendo nati vecchi, ad esempio, il Postmodernismo. Tempo prima del formalismo postmoderno, un maestro dell'architettura moderna come Le Corbusier, a proposito del suo famoso Modulor, un sistema di proporzioni architettoniche da lui ideato e basato sulle dimensioni del corpo umano, sembra che abbia paradossalmente avuto a dire: “Il Modulor? Me ne infischio! Quando non funziona, non va applicato". Allora si tratta di definire un linguaggio architettonico adeguato alla vita contemporanea, si tratta di elevare il livello qualitativo della prassi costruttiva comune.
CIÒ È POSSIBILE
solo seguendo la strada maestra della continua ricerca architettonica. Poiché stiamo sempre parlando di architettura organica. Non ci sono scorciatoie.
Ci fermiamo qui, alle porte di un futuro a noi sconosciuto.
W E L C O M E T O S Y S T E M I C H A B I T A T S
B Y M I C H E L E L E O N A R D I
A R C H I T E C T