QUESTO 'MONDO'

on line dal 2012, è principalmente dedicato all'architettura e all'urbanistica. Non è un sito concepito solo per specialisti, ma per chiunque sia interessato all'architettura. Per esempio, due maestri dell'architettura moderna come Frank Lloyd Wright e Le Corbusier, non erano laureati. Diversamente, guardando al remoto passato, l'imperatore romano Adriano, il regista di un capolavoro di tutti i tempi quale la cittadella imperiale decentrata di Villa Adriana presso Tivoli, ebbene, nemmeno lui si qualificava come architetto. Per non parlare delle architetture "senza architetti" che costellano tutto il mondo: dai trulli di Alberobello in Italia ai tulou in Cina, dai costruttori di cattedrali in Francia all'inizio del secondo millennio alle oasi del Sahara negli ultimi millenni. Fino ad arrivare ad uno dei più ancestrali diritti di questo mondo: quello di potersi costruire da sé la propria casa. Ma ciò non significa che chiunque possa improvvisarsi architetto, specialmente ai nostri giorni, nell'era degli specialismi, della clonazione e dell'assoluto conformismo.

 

Esemplare la casistica di questi anni recenti, in Italia, in cui si incentiva giustamente il risparmio energetico, ed in particolare alla latitudine e altitudine di Roma, posta né in Scandinavia, né in montagna negli Appennini o le Alpi, ma nemmeno nel Sahara. Roma, con tantissime case costruite tra gli Anni ’50 e ’70 del secolo scorso, in cui i muri perimetrali hanno un’intercapedine d’aria considerevole, a volte oltre i 10 centimetri, e che cosa fanno gli addetti ai lavori? Stonacano le pareti perimetrali sul lato interno e applicano pannelli termoisolanti sempre sui lati perimetrali interni della casa, quando invece per isolare basterebbe fare qualche semplice buco e insufflare lana di vetro in fiocchi, ad esempio ( 1 ) ( 2 ), con immenso risparmio di tempo, denaro e rumori molesti del tipo settimane e settimane "di guerra al fronte" per vicini e lontani. Ma i consuetudinari pensano che i pannelli vadano messi in opera sempre e ovunque, in qualsiasi contesto, quale panacea di tutti i mali. O forse si saranno innamorati dei pannelli, chi lo sa? Insomma, il buon senso scarseggia.

 

Secondariamente nel sito c'è una sezione di CONTENUTI  EXTRA

dedicata a temi delle più disparate discipline. Di più, questo è un sito professionale e personale, improntato all'universalità. Qui non si propaganda alcuna dottrina, né alcuna verità finale. Naturalmente vi pubblicizzo i miei progetti, idee e opinioni in fatto di architettura.

Il meta-messaggio insito nei Contenuti Extra è essenzialmente rivolto ai "non nati vecchi" delle nuove generazioni: non fatevi sopraffare dal pessimismo e dalle tetre profezie di sventura delle Cassandra. Non date credito agli stereotipi e all'ignoranza diffusa dai mass media, né a certe forme di dogmatismo (anti) scientifico. Perché l'umanità oggi ha a disposizione tutte le conoscenze e tutte le tecnologie moderne e tradizionali per risolvere ogni vero ploblema, incluso quello della transizione energetica, invero non un problema, ma una nuova opportunità e una nuova frontiera.

 

 

COS'È UN HABITAT SISTEMICO?

I principii delle Architetture e Costruzioni Sistemiche sono esposti nel mio saggio in forma di libro elettronico intitolato "Verso un altro habitat: 36 progetti e realizzazioni di Luigi Pellegrin Architetto".

Tuttavia, breviter, l'assunto base è che la natura è sistemica. Rimanendo valida l'idea che la natura è maestra, "natura naturans", senza per questo divinizzarla. Tutto ciò oltre la forma che una architettura o un edificio può avere, poiché come è arcinoto, le forme sono illimitate. L'uomo e la società non sono fuori della natura, non sono autre, bensì sono sempre nella natura, dentro la natura (Serge Moscovici, 1972), essendo natura essi stessi. Non dimentichiamolo.

AI NOSTRI TEMPI

l'opinione comune è che l'architettura sia un qualcosa di più, una specie di ornamento, il superfluo per i ricchi. Questo è un grosso errore strategico. Al contrario molte civiltà del passato sono durate a lungo proprio perché queste civiltà hanno riconosciuto la funzione fondamentale e organica dell'architettura nella società. Ergo qui si propone di seguire la via degli Habitat Sistemici e delle strategie di lungo termine.

 

SE GLI INTENTI

degli Habitat Sistemici verranno emulati in futuro, questo sarà un ulteriore passo verso la liberazione dall'attuale pratica costruttiva data dalla disumana logica del pezzo, la somma che non è mai una somma, che si traduce nelle anonime città moderne: “il crostone della torta della nonna”, come giustamente le chiamava Frank Lloyd Wright, più o meno.

Il nome del tema di cui ci occupiamo qui non è casuale. Habitat indica gli spazi dell'abitare, i luoghi dove le persone vivono e svolgono le loro attività; dalla cellula abitativa elementare, all'organismo architettonico, fino alla scala urbana e territoriale. Mentre l'aggettivo Sistemico indica che i componenti di una data architettura o costruzione fanno sistema tra di loro.

 

È TUTTO?

No, perché l'evoluzione di un progetto non è mai lineare. Non ha limiti, non è prevedibile. Due, tre buone idee e puoi creare un mondo, una nuova dimensione per le persone. E' tempo perso fornire, calandola dall’alto, una ricetta pronta all'uso per ogni occasione, o formulare un programma, o definire un algoritmo. Pertanto, qui e nel mio libro elettronico si indicano piuttosto una direzione, un metodo tra i tanti possibili e non "il metodo". Gli esempi sono dati da progetti realizzati e non realizzati. George Bernard Shaw (1856-1950) suggeriva che "per ogni problema complesso esiste sempre una soluzione semplice, che è sbagliata". In altre parole, la ricerca architettonica non può essere incanalata e limitata da teorizzazioni di alcun tipo.

 

La storia dell'architettura e dell'urbanistica dimostra quanto durano i formalismi: non molto, essendo nati vecchi, ad esempio, il Postmodernismo. Tempo prima del formalismo postmoderno, un maestro dell'architettura moderna come Le Corbusier, a proposito del suo famoso Modulor,  un sistema di proporzioni architettoniche da lui ideato e basato sulle dimensioni del corpo umano, sembra che abbia paradossalmente avuto a dire: “Il Modulor? Me ne infischio! Quando non funziona, non va applicato". Allora si tratta di definire un linguaggio architettonico adeguato alla vita contemporanea, si tratta di elevare il livello qualitativo della comune prassi edilizia.

 

 

TUTTO CIÒ È POSSIBILE

solo seguendo la strada maestra della continua ricerca architettonica. Poiché stiamo sempre parlando di architettura organica. Non ci sono scorciatoie, almeno per noi.

 

 

Ci fermiamo qui, alle porte di un futuro a noi sconosciuto.

Mentre i suoi semi sono già qui e adesso, sparsi tra di noi.

 

 

 

 

 

 

T  H  E     M  A  R  I  N  D  U  C  T

THE MARINE WATER AQUEDUCT

 

D  E  E  P     B  L  U  E

SEAWATER  FOR  OVER  200,000 POOLS OF

L  O  S     A  N  G  E  L  E  S

 

 

 

 

 

 

 

D    U    N    E    S

THE MARINDUCT OASIS SYSTEM

 

T H E   P E N S I L E   P O O L S

BY BRIDGE-POOLS

WATERFUN & SPORTING BATHS

 

THE ROLLER COASTER OF STAIRS

A  LABYRINTH OF STAIRS

FOR SEAWATER FUN PARKS

 

 

 

F O R   H U M A N   B E I N G S

N O T   F O R   C L O N E S

 

 

 

S T A I R S   I N   T H E   W A T E R

A SEAWATER SPORTING & FUN PARK

 

T H E   N A U T I L U S

A VILLAGE IN THE DESERT

 

T H E   B L U E   S H E L L

A HOME WITH A THERMAL 

SHIELD OF SAND

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

T H E   Z E B R A S

CHAIRS & TABLES BY POLYCARBONATE

ALUMINIUM TUBES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ACKNOWLEDGMENTS

Even the longest journey begins with a first step! Systemic Habitats is on line since the 18th of May 2012. This website was created to publish online my ebook "Towards a different habitat" on the contemporary architecture and urbanism. Later many other contents were added. For their direct or indirect contribution to its realisation strarting from 2012, we would like to thank: Roberto Vacca, Marco Pizzuti, Fiorenzo and Raffaella Zampieri, Antonella Todeschini, All the Amici di Marco Todeschini, Ecaterina Bagrin, Stefania Ciocchetti, Marcello Leonardi, Joseph Davidovits, Frédéric Davidovits, Rossella Sinisi, Pasquale Cascella, Carlo Cesana, Filippo Schiavetti Arcangeli, Laura Pane, Antonio Montemiglio, Patrizia Piras, Bruno Nicola Rapisarda, Ruberto Ruberti, Marco Cicconcelli, Ezio Prato, Sveva Labriola, Rosario Francalanza, Giacinto Sabellotti, All the Amici di Gigi, Ruth and Ricky Meghiddo, Natalie Edwards, Rafael Schmitd, Nicola Romano, Sergio Bianchi, Cesare Rocchi, Henri Bertand, Philippe Salgarolo, Paolo Piva detto il Pivapao, Norbert Trenkle, Antonietta Toscano, Gaetano Giuseppe Magro, Carlo Blangiforti, Mario Ludovico, Riccardo Viola, Giulio Peruzzi, Ahmed Elgazzar, Warren Teitz, and last but not least Lena Kudryavtseva.  M.L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

 

 L ' I N G E G N E R

M A R C O   T O D E S C H I N I

c .   1 9 5 6 .

 

 

 

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f o r   h u m a n   b e i n g s

 

 

 

 

 

N E W !

TOWARD A DIFFERENT HABITAT, Voll. 1 & 2

625 pages, Print Edition, Lulu Press, Inc., 2024:

R e a d   i t   n o w  !

 

 

 

 

N E W !

LUIGI PELLLEGRIN E IL LAB.!

L e g g i l o   a d e s s o  !

 

 

 

 

 

 

N E W !

DESIGNS FOR SYSTEMIC HABITATS !

S e e   n o w  !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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