Raccolta di articoli di attualità del Prof. Roberto Vacca
Anno 2014
scelti tra quelli dell'anno 2014, qui ripubblicati in seguito a sua specifica autorizzazione e cortese concessione - all rights reserved © Roberto Vacca
tutti i diritti riservati © Prof.* Dott. Ing. Roberto Vacca.
(* Libero docente in Automazione del Calcolo presso l'Università di Roma dal 1960, e successivamente docente di Calcolatori Elettronici fino al 1966; ulteriore attività di docenza a Milano, per la sua biografia vedi www.robertovacca.com/italiano.html)
Suo sito ufficiale: Roberto Vacca Web Site .
2014.12.15 Il P.I.L. diminuisce? Di quanto? Migliorarne i contenuti!
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Oltre quanto afferma l'Ing. Roberto Vacca, consiglierei la lettura di un libro sempre attuale di Paul Krugman, "Un'ossessione pericolosa. Il falso mito dell'economia globale", Etas Libri, Milano 1997-2000, scritto da un autorevole economista, che spiega bene come molti pop-economisti tendano a trattare l'economia delle nazioni alla stessa stregua con cui sono abituati a trattare l'economia aziendale: uno stato non è un'azienda, e pure la competizione tra multinazionali a livello globale o locale, non ha nulla a che fare con gli scambi internazionali tra nazioni. Molti luoghi comuni ai pop-economisti, delle tesi microeconomiche neoliberite, dei capitani d'azienda, e pure quelle dei no-global, ne escono fuori nettamente ridimensionate, dimostrandone l'infondatezza. M.L.
2014.12.02 Come imparare una cosa al giorno e non invecchiare mai
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Il mio ultimo libro “Come Imparare una Cosa al Giorno e Non Invecchiare Mai”
[ed. Mondadori] è in libreria da domani Martedi 2 Dicembre.
È il 45° che pubblico. Fra noi lo chiamiamo : “De Iucunda Senectute” ---- è proprio adatto come regalo per le feste per parenti anziani e per amici che hanno parenti anziani.
È propositivo e anche un po’ divertente a differenza di altri simili prodotti da vegliardi autorevoli – e un po’ tristi Allego la copertina e una scheda in cui lo racconto.
Vi sono grato se ne parlate – e se ne comprate tanti. Il mio vecchio zio Percy de Bosis manifestava entusiasmo verso un libro od oggetto, dicendo: “Ne compro dodici grosse!” --- cioè 1728 pezzi [una grossa sono 12 dozzine].
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Roberto
Dopo 161 anni parla il Vate – aggiornato, satirico, sferzante.
È lui l’uomo con cilindro e palandrana avvistato di notte al vicolo del Cedro?
--- e poi che non è dato mostrar con altre imprese altra virtute ……
Roberto
2014.11.26 Torna uno spirito poetico, severo e ilare
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2014.11.13 Orologi inghiottiti
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2014.10.28 Virus Ebola timori, precauzioni, previsioni
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2014.10.14 Alfabeto: la consuetudine viola la legge
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2014.09.29 Testi sacri, false traduzioni, violenza, cooperazione
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2014.09.23 Altri mille miliardi investiti in bombe atomiche
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2014.09.07 Religione, violenza, avidità, menti distorte
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2014.09 The Psychology of Warmaking
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2014.06 L'orologio di Palazzo Vecchio e il detective fiorentino
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2014.06.29 Ineguaglianza eccessiva
Allego mio articolo pubblicato il 29 Giugno su Il Caffè di Locarno, su IL CAPITALE NEL XXI SECOLO il bestseller dell'economista francese Thomas Piketty.
È un librone di quasi 700 pagine: è altamente consigliabile leggerlo (anche se i non economisti potranno limitarsi a studiarne la prima metà e potranno omettere parecchie tabelle). Contiene poca ma essenziale matematica. La ragione è che gli straricchi stanno diventando sempre più ricchi. Strozzano i poveri e l'ineguaglianza diventa sempre più forte. Per apprezzare l'argomento centrale guardate il diagramma a pag 24 (poi ri-studiatelo con calma). Mostra che il 10% più ricco dei cittadini USA incassava dal 40 al 50% del reddito fino al 1940. Poi la loro porzione scese a 30-35% fino al 1980. Dal 1980 a oggi è tornata ai livelli dell'inizio secolo XX e li ha superati.
Non è giusto secondo molti di noi. Sono a favore di proteggere i ricconi dalle tasse alte quelli che votano Repubblicano in USA. Piketty (insieme al Nobel O. Krugman) viene considerato un pericoloso sovversivo dalla destra.
Non è vero: scrive cose vere, serie - e civili.
Spero che il libro abbia effetti maggiori delle vignette di un secolo fa che rappresentavano i ricconi con cilindro, frack, calzoni a righe, panciotto bianco e catena d'oro.
Sveglia! Fregano i soldi nostri.
Best
Roberto
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2014.06.23 Filosofia e neuroscienza
Allego mio articolo su Cartesio - filosofia - libero arbitrio --- alla luce delle neuroscienze, pubblicato oggi da L'Unità [*].
Chi condivide un approccio logico-sperimentale alla conoscenza, ritiene che non si possa parlare di filosofia in modo sensato se non si capisce abbastanza di logica e di scienza: fisica, chimica, biochimica, neuroscienze. Bertrand Russell ha scritto molto sull'argomento.
Come sapete, io sono un metal-meccanico, ma se uno legge, ragiona e risale ai postulati, alle osservazioni, ai ragionamenti di varie discipline, riesce a capire di più. È utile e alcuni di noi si sentono anche meglio se ci provano.
Best
Roberto
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[*] L'Unità è un giornale vivace, snello e senza soldi. Giornalisti e collaboratori non incassano un euro. Suggerisco di comprarlo per dare una mano. La proprietà lo ha messo in liquidazione, ma esce ugualmente.
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(Riflessioni su "Filosofia e neuroscienza" del Prof. Vacca - di Michele Leonardi:)
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Bibliografia consigliata sull'argomento: fra gli innumerevoli testi si segnala in particolare la seguente panoramica: "Libero arbitrio - Storia di una controversia filosofica", a cura di Mario De Caro, Massimo Mori ed Emilio Spinelli, Roma, 2014. In particolare pgg. 263-268 sul punto di vista cartesiano della questione.
2014.06.23 Divario scuola-lavoro
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2014.06.18 Tecnologia pervasiva
Allego mia nota, pubblicata oggi su L'Unità, di commento alla I Prova (italiano) per la maturità scientifica.
Allego anche la traccia originata dal Ministero Istruzione e data agli studenti che doveva servire di base a definire il tema. Si tratta di 4 brani estratti da 4 articoli di giornale di 4 autori diversi che trattano di "tecnologia pervasiva" da angoli diversi e con linguaggi diversi. Sarebbe stato meglio proporre ai maturandi un testo scritto da un solo scienziato o tecnologo esperto e mirato agli studenti, invece che rivolto a un pubblico generico.
L'argomento è rilevante, ma non è stato trattato nei programmi di insegnamento. Tocca anche questioni controverse: un dibattito su di esse può ben interessare gli esperti. È probabile che abbia disorientato molti degli studenti che lo hanno scelto.
Best
Roberto
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Carissimo Prof. Vacca,
è questo un tema di scottante attualità, all'interno di tematiche e problematiche che Lei ha ben evidenziato in molti Suoi scritti e libri, sempre attuali.
Tra i vari temi sottesi a quelli delle tracce dell'esame di maturtà in questione, vi è quello del transumanesimo, nonché quello della singolarità, vedi Ray Kurzweil e molti altri ancora.
Personalmente ritengo come qualsiasi persona dotata di buon senso, la cosiddetta "ragione", da più di un secolo a questa parte insipidita fino a divenire mero raziocionio; reputo anch'io che sia bene che le macchine rimangano dei "grossi idioti".
Soprattutto che non venga a loro affidato alcun processo decisionale (non sto parlando ovviamente dell'attivazione di un impianto anticendio azionato da un sensore e simili in cui la macchina non decide in effetti un bel niente che non sia stato preventivato), nemmeno elementare, cioè che non venga inopportunamente attribuita alle macchine alcuna capacità di "libero arbitrio", dal momento che è impossibile inoculare in un algoritmo la libertà di scelta basata sulla responsabilità, rispetto a futuri eventi imprevedibili.
Che fa una macchina? cioè che fa l'algoritmo utilizzato da una determinata macchina? Lancia per caso una monetina quando deve decidere tra più opzioni?
In breve, affidarsi ciecamente alle macchine è come affidarsi al caso, tutto il contrario di ciò che significa: essere umano.
A meno che il Mondo Spirituale, l'ineffabile, il perfetto, lo sfuggente, il tutto e niente, l'infinito, l'immenso, il misericordioso, il vuoto assoluto, l'eterno, Dio (quella entità universale non riducibile ad una sola religione o una sola filosofia particolari), non abbia deciso di spostare il confine tra il possibile e l'impossibile, realizzando ancora una volta il miracolo della vita, cioè riuscendo a dare la vita persino ad una ferraglia, cioè la vita e un'anima persino ad una macchina.
Insomma, secondo me solamente Dio potrebbe o può permettere ad una macchina di pensare, e quindi di iniziare a fare le proprie esperienze.
Allora, se la singolarità è nata, o nascerà in futuro, noi umani saremo, o già siamo, alla sua mercé.
In definitiva io userei il solito vecchio principio di precauzione (quello notoriamente anti-progressista): meglio mantenere le macchine (i grossi elaboratori) a livello di "grossi stupidi". Ma anche questa precauzione potrebbe rivelarsi un giorno perfettamente inutile.
Chi ci assicura che la Singolarità non sia già nata?
Nel mondo ci sono miliardi di processori tra di loro collegati in vario modo. Ignoriamo totalmente quali segnali nascosti si trasmettano, reciprocamente, via internet, ammesso che ciò sia vero o possibile.
Addirittura, per quanto riguarda i software più complessi, se ho capito bene, neanche i loro stessi progettisti ne conoscono a fondo tutto il codice, dal momento che ci sono programmi che generano sottoprogrammi per creare nuovi algoritmi sempre più complessi, la qual cosa è già tutto un dire: significa affidare il proprio futuro ad una lotteria!!!
Se il Mondo Spirituale è un'illusione, allora il Fato è una certezza.
Se il Caso è - al contrario - una nostra ulteriore illusione, allora il Mondo Spirituale è una verità assoluta.
Esimio Prof. Vacca, ne concludo che tra le due suddette illusioni, preferisco quella classica, umana, cioè di essere limitatissimo; l'illusione del più confortante Mondo Spirituale, quale verità assolutamente relativa (dico questo perché anche la fede o non fede più genuina e più ferma di questo mondo è quotidianamente messa alla prova da mille dubbi e ripensamenti).
Il Mondo Spirituale è l'Utero che mi protegge, è la Casa del mio spirito, è la Mammella che mi nutre, è lo Spazio sconfinato in cui possono vivere i nostri pensieri e i nostri sentimenti, dove solo l'anima può resistere a tanto accecante fulgore.
Lascio però una linea di apertura - sorta di dialogo tra esseri reciprocamente alieni -, rispetto ad una ipotetica Intelligenza Artificiale dotata di REALE libero arbitrio:
ovverossia la possibilità della SIMBIOSI UOMO-MACCHINA.
Ma non la simbiosi del transumanesimo che qualcuno va propagandando da alcuni anni a questa parte: gente stupida al servizio delle macchine. Cretini e cretine che nemmeno sanno decidere che vestito indossare domani mattina, gli schiavi, senza catene, delle macchine.
Da ultimo, non mi interessa sapere chi o cosa possa cagionare il libero arbitrio, se derivi dal caso, o sia stato cagionato da una volontà divina. A me interessa, come preme pure a Lei, credo, che l'essere umano continui a PENSARE, esistere, a fare le sue esperienze, libero di sbagliare, di imparare, di crescere, di fare e disfare. Ma non a casaccio, appunto!
Quando sento parlare alcune persone di fato e di destino, sorge in me un moto di estremo disgusto, prossimo forse alla superbia, ma che superbia non è. Difatti, possono dirsi UOMINI coloro che si affidano ciecamente al caso? Quante importanti decisioni per il nostro avvenire possiamo prendere nella vita? Concretamente, pochissime.
Se ci togliamo pure questo minuscolo, insignificante privilegio di decidere (veramente) su qualcosa una volta ogni decennio, che cosa ci rimane? Che senso avrebbe vivere?
Un saluterrimo,
M.L.
2014.06.18 Grandi paure: scienza, incertezza, senso comune
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2014.06.08 Giovanni Pascoli ad Adolfo De Bosis - 30 giugno 1904
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2014.05.22 Elezioni: votare second-best, ascese resistibili e declini
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2014.04.20 Chi usa molto Internet, perde la fede?
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2014.04.02 Per creare lavoro: ricerca e sviluppo - non solo
flessibilità e riforme
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2014.03.16 Intuizioni degli esperti - migliori?
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2014.02.28 L'innovazione brilla altrove
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2014.02.08 Fotovoltaico: imminente energia dell'avvenire
( Articolo rifiutato a novembre 2013 da una rivista divulgativa perché ritenuto troppo tecnico; a quanto scrive il Prof. Vacca si aggiunga quanto riportato alla pagina 195 del libro imperdibile di Ugo Bardi, "La Terra svuotata - Il futuro dell'uomo dopo l'esaurimento dei minerali", Editori Riuniti-University Press, Roma 2011, ovvero sulla competitività del fotovoltaico al silicio, con un indice di rendimento energetico EROEI 12-15, nei confronti del petrolio di oggi con un rispettivo indice EROEI 15-20; mentre per il fotovoltaico al tellurio di cadmio l'indice EROEI è ben maggiore, ovvero stimato in 30-40, ma è basato su un minerale di difficile reperibilità, quindi poco affidabile come fonte di approvvigionamento di massa per quanto attiene all'energia. Semplificando, si rammenta che l'indice EROEI altro non è che la resa energetica di un determinato prodotto, materia prima, sistema, ecc. sotto il profilo energetico, misurata lungo tutto l'arco di vita di quel determinato prodotto, inclusi costi di manutenzione, ecc.; in altre parole, ci dice quanta energia ci frutta una certa fonte energetica rispetto all'energia che investiamo per produrla. )
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2014.01.25 Partecipazione mirata versus crowdsourcing casuale
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Allego articolo sulla bestiale decisione di tagliare ancora investimenti pubblici per il Programma di Ricerche di Interesse Nazionale (PRIN) -- figuriamoci che cosa accada alle ricerche che non sono di interesse nazionale.
Ne ha parlato Francesco Sylos Labini su Il Fatto Quotidiano - gli altri tacciono quasi tutti.
"Disseminate - Combattiamo - ma i nostri alleati dormono? O sono presenti alle bandiere [cioè morti]? La citazione dell'agiografo spagnolo Un villaggio non aveva santo protettore: decisero di uccidere un eremita che viveva in una grotta poco distante e di nominarlo martire e patrono.
Il testo commentava: "resoluciòn bestial e indiscreta" [notate la congiunzione "e" (invece di "y") perché la parola seguente comincia con i.
Best
Roberto
§ § §
( DECENNI DI PRIVATIZZAZIONI: successo per pochi, danni per tutti )
Esimio Prof. Ing. Vacca,
spero fermamente di venire in futuro contraddetto dai fatti, ma l'impressione è quella di un'Italia ormai del tutto rottamata, esangue, con i capitali dei furbetti ben posizionati all'estero nei paradisi fiscali, onde assicurarsi una sicura rendita rimanendo qui, proprio qui in Italia, e godendo quanto prima, con la prossima probabilissima espulsione dell'Italia dal sistema dell'euro-marco, pure di un cambio strafavorevole e di un serbatoio di disperati servizievoli schiavi senza catene, giacché attualmente tutto l'Occidente non è altro che un grande ospizio a cielo aperto, più giovani inclusi, ed inclusi i nuovi sibariti approdati a questi lidi nella speranza di una vita migliore, destinati a raccoglier briciole cadenti dai vari tavoli, conseguenza tutto questo di decenni di inutili privatizzazioni, almeno in Europa, che ci hanno portato da una complessa keynesiana accorta economia mista fatta di imprese di stato e piccole e medie imprese, multinazionali, e cooperative, ad una monoeconomia privatistica fatta di sciacallaggio e saccheggio finanziario.
E' mai possibile che la nostra classe dirigente sia diventata inetta, incapace di riorganizzare alcunché e di reagire agli accadimenti?
Oppure c'è un disegno più vasto in atto, e in via di ultimazione, di riduzione definitiva in catene invisibili dell'umanità intera attraverso la privatizzazione del mondo?
E' possibile che l'Occidente stia invecchiando come civiltà e persone, così male? Un declino che è troppo rapido, nonostante l'inarrestabile dinamicità dei mercati ed industrie d'Estremo Oriente, nonché della più grande officina del mondo, ossia la Cina, in un tempo che è appunto quello del Secolo Cinese.
Oppure ancora, è questo il segno della mancanza di una visione del futuro, dell'umanità intera, ridottasi allo stato amebale?
La conclusione che se ne può trarre, almeno per l'Italia, è che siamo di fronte alla sommatoria scellerata di tutti questi effetti sovrapposti, in un atto inspiegabile di autolesionismo nei confronti della propria nazione e dei propri connazionali, e conseguentemente, da ultimo, con effetto retroattivo a boomerang verso se stessi.
Cordialmente,
M.L.
2014.01.14 Tagliati investimenti pubblici migliori – e si parla d’altro
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